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“Grazie per sessant’ anni di impegno apostolico e di testimonianza nella Chiesa e nella società, dei valori di lealtà, fraternità e amore a Dio e al prossimo. Continuate a tracciare il vostro cammino con speranza nel futuro”. È quanto ha affermato Papa Francesco accogliendo, nell’Aula Paolo VI, oltre 7000 rappresentanti del Movimento Adulti Scouts Cattolici italiani, il Masci, fondato nel 1954 da Mario Mazza. Un incontro preparato da canti, testimonianze e dalle parole di padre Federico Lombardi, portavoce vaticano e per 15 anni assistente nazionale del Masci: “Una Chiesa in uscita e al servizio è quella che vuole il Papa” - ha detto - ”ed è quanto rappresenta oggi lo scoutismo italiano”. “Vogliamo continuare ad essere testimoni di coraggio, che non hanno paura di entrare nelle periferie umane per spingere l’uomo alla fede“: le parole della presidente e del segretario nazionale del Masci ben sintetizzano i primi 60 anni di vita di questo Movimento cattolico che il Papa accoglie e loda rimarcando subito il senso profondo della parola chiave della vita scout di giovani e adulti: “strada”: "Vorrei incoraggiarvi allora a proseguire il vostro cammino che vi chiama a fare strada in famiglia; fare strada nel creato; fare strada nella città. Camminare, facendo strada: camminanti, non erranti e non quieti! Sempre camminare, ma facendo strada".

Tre ambiti chiave, dunque, a partire dalla famiglia, la “cellula della società”, la “comunità di amore e di vita”, afferma Francesco, “che insegna a relazionarsi con gli altri e col mondo”. “Tutte le vocazioni muovono i primi passi da essa e ne portano l’impronta”: "Per un movimento come il vostro, basato sull’educazione permanente e sulla scelta educativa, è importante riaffermare che l’educazione in famiglia costituisce una scelta prioritaria. Per voi genitori cristiani la missione educativa trova una sua specifica sorgente nel Sacramento del matrimonio, per cui il compito di allevare i figli costituisce un vero e proprio ministero nella Chiesa". 

 

Fare strada nel creato è il secondo binario della vita scout. In quanto discepoli di Cristo, dice il Papa, abbiamo un motivo in più per tutelare e difendere il dono affidatoci dal Creatore, “ in cui riconosciamo la sua impronta e nei nostri simili la sua stessa immagine”: "Vivere a più stretto contatto con la natura, come fate voi, implica non solo il rispetto di essa, ma anche l’impegno a contribuire concretamente per eliminare gli sprechi di una società che tende sempre più a scartare beni ancora utilizzabili e che si possono donare a quanti sono nel bisogno".

 

Infine, fare strada nella città: agli scouts adulti il Papa chiede di essere lievito per la realizzazione del bene comune e di offrire come bussola “un cuore orientato, cioè con il senso di Dio”: "In una società complessa e multiculturale, voi potete testimoniare con semplicità e umiltà l’amore di Gesù per ogni persona, sperimentando anche nuove vie di evangelizzazione, fedeli a Cristo e fedeli all’uomo, che nella città vive spesso situazioni faticose, e a volte rischia di smarrirsi, di perdere la capacità di vedere l’orizzonte, di sentire la presenza di Dio. Allora la vera bussola da offrire a questi fratelli e sorelle è un cuore vicino, un cuore 'orientato', cioè con il senso di Dio". “Continuate, dunque, a tracciare il vostro cammino con speranza nel futuro” è l’incoraggiamento che il Papa lascia al Masci, non senza aver indossato lui stesso il fazzolettone blu e aver benedetto l’assemblea che insieme rinnova la promessa, cioè l’atto solenne che da sessant’anni impegna chi aderisce a servire Dio, il Paese e il prossimo.